Sam Sung, Mike Rosoft e Ann Droid

Sta facendo il giro del web: un biglietto da visita che sembra troppo bello per essere vero. Nell’Apple Store Pacific Centre di Vancouver, in Canada, c’è un giovane dipendente che da settembre 2010 risponde proprio al nome di Sam Sung.

La sua qualifica: «Specialist». A scovarlo è stato il blogger Jim Dalrymple di The Loop.  E ora, ironia della sorte, i commenti sarcastici si sono spostati tutti sui blog e nei forum. Un esempio: «Sam Sung ha un collega di lavoro di nome Mike Rosoft. E una che si chiama Ann Droid». Alcuni blogger di siti tecnologici notano che i creativi di Cupertino non possono assolutamente farsi scappare questa occasione e assumere Sam Sung come «uomo immagine» della Mela. C’è già lo slogan: «Sam Sung vi consiglia il nuovo iPhone».

BATTAGLIA – Tra i due giganti della tecnologia, come noto, non scorre buon sangue. Non solo sono acerrimi concorrenti a livello commerciale, ma la battaglia – a suon di carte bollate – si è spostata da tempo sul campo dei brevetti, con cause e controcause aperte in divediversi Paesi del mondo.

http://www.corriere.it/tecnologia/12_novembre_20/sam-sung-dipendente-apple_345c06dc-3320-11e2-b51a-501fa6538944.shtml

Anche le bambine possono chiamarsi Andrea

La Cassazione ha deciso che anche le bambine potranno chiamarsi Andrea, accogliendo il ricorso di due genitori che erano stati obbligati dal Tribunale di Pistoia a rettificare il nome in «Giulia Andrea». Secondo i magistrati il nome «Andrea ha nella tradizione culturale italiana una valenza esclusivamente maschile, con la conseguenza che, nella situazione attuale e salvo modifiche future, l’imposizione di questo nome in via esclusiva viola la legge (art. 35 del dpr n. 396 del 2000), in base alla quale il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso».

Ma la Suprema Corte, però, ha rigettato questa tesi rilevando che «il nome Andrea, anche per la sua peculiarità lessicale, non può definirsi né ridicolo, né vergognoso, se attribuito ad una persona di sesso femminile, né potenzialmente produttivo di una ambiguità nel riconoscimento del genere della persona cui sia stato imposto, non essendo più riconducibile, in un contesto culturale ormai non più rigidamente nazionalistico, esclusivamente al genere maschile». In proposito la Cassazione ricorda che il nome Andrea ha «natura sessualmente neutra nella maggior parte dei Paesi europei, nonchè in molti Paesi extraeuropei, tra i quali gli Stati Uniti, per limitarsi ad un ambiente culturale non privo di influenze nel nostro Paese, unita al riconoscimento del diritto di imporre un nome di provenienza straniera al proprio figlio minore nei limiti del rispetto della dignità personale».

http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_20/cassazione-andrea-bambine_a6d71d4c-3342-11e2-b51a-501fa6538944.shtml

La riforma del condominio

È legge la riforma del condominio. La commissione Giustizia del Senato, infatti, ha approvato in sede deliberante la nuova disciplina. L’approvazione, avvenuta senza modifiche rispetto al testo della Camera, è definitiva. …

Animali. Il regolamento condominiale non potrà “vietare di possedere o detenere animali domestici”.
Riscaldamento. Chi si vuole ‘staccare’ dall’impianto centralizzato può farlo senza dover attendere il benestare dell’assemblea, ma a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.
Barriere architettoniche. Per la messa a norma in sicurezza e per l’eliminazione delle barriere architettoniche del palazzo basterà che in assemblea siano presenti i condomini che rappresentano un terzo dei millesimi condominiali e sarà sufficiente la maggioranza favorevole del 50 più uno.
Cambio destinazione d’uso locali comuni. Per decidere il cambio di destinazione d’uso basteranno i quattro quinti.
Repertorio dei condomini. Quello presso ogni ufficio provinciale dell’Agenzia del Territorio è soppresso. L’Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento della commissione Giustizia (sui cui il governo ha espresso parere favorevole) che ha soppresso l’articolo 25 del ddl di riforma. Contro si era già espressa la commissione Bilancio e lo stesso esecutivo, in quanto la norma prevederebbe oneri per le casse dello Stato.
Amministratore diplomato. Niente registro, ma restano alcuni requisiti necessari (godimento dei diritti civili, titolo di studio, formazione, assicurazione professionale). Per fare l’amministratore, ad esempio, bisognerà frequentare un corso di formazione iniziale, oltre ad aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Assicurazione e web. L’assemblea può disporre la creazione di un sito Internet del condominio, ad accesso individuale e protetto, per consultare tutti gli atti e i rendiconti mensili. L’amministratore, inoltre, all’atto della nomina dovrà presentare ai condomini una polizza individuale di responsabilità civile che copre gli atti compiuti nell’esercizio del mandato. Gli oneri di questa sono a carico dei condomini.