Presidenza della Camera e del Senato
Cinque votazioni non sono bastate a sbloccare l’impasse che attenaglia il nuovo Parlamento. Come era nelle previsioni e negli annunci della vigilia, i tre poli politici in cui sono al momento rigidamente divise le Camere sono rimasti sulle loro posizioni e alla fine le tre votazioni di Montecitorio e le due di Palazzo Madama si sono concluse con la valanga di schede bianche espresse da centrodestra e centrosinistra, mentre il Movimento Cinque Stelle ha votato compatto per i suoi candidati, Roberto Fico e Luis Alberto Orellana.
A questo punto tutto è rinviato a domani, quando la Camera e il Senato torneranno a riunirsi alle 11. A Montecitorio il quorum scende e per l’elezione servirà la maggioranza assoluta dei voti. A Palazzo Madama alla terza votazione sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti (e non dei ‘componenti’ com’è stato nelle due prime votazioni). E si dovranno computare tra i voti anche le schede bianche. Qualora nessuno riesca a riportare detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e verrà proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti sarà eletto o entrerà in ballottaggio il più anziano di età.
http://www.repubblica.it/politica/2013/03/14/news/liveblog_apertura_camere-54578958/?ref=HREA-1