La Camera dei Lord, detta anche Camera dei pari, risale al XIV secolo e rappresenta una delle due camere che compongono il Parlamento britannico, insieme alla Camera dei Comuni. La sua funzione principale è di verificare e modificare i progetti di legge proposti dalla Camera dei Comuni, prima della votazione finale. La Camera dei Lord non ha alcun potere decisionale sulla durata del governo in carica, né può sfiduciare il primo ministro. Negli ultimi anni ha acquisito la funzione di convertire in legge le direttive dell’Unione Europea.
La sua composizione è molto particolare: attualmente ha 826 membri (peers, “pari”), ma il suo numero non è fisso, e solitamente chi ne fa parte è nominato (e non eletto) e ha una carica a vita. Le nomine sono di diversa provenienza. Possono venire dal primo ministro o da altri leader di partito, che nominano politici ma anche esperti in specifici settori come scienziati e generali dell’esercito: per queste nomine “politiche”, i nominati ricevono il titolo nobiliare di barone, anche se non possono trasmetterlo ai propri figli. Ventisei (questo numero è fisso) sono membri perché vescovi importanti della Chiesa anglicana, i cosiddetti Lords Spiritual in contrapposizione a tutti gli altri, i Lords Temporal. 92 membri (anche questo numero è fisso, dal 1999) lo sono perché “pari ereditari”, ovvero perché membri della nobiltà britannica che hanno ereditato il titolo dai loro genitori.
L’ultima proposta di riforma Il disegno di legge presentato dal partito liberaldemocratico del vice primo ministro Nick Clegg prevede la riduzione di quasi la metà del numero dei membri che compongono la Camera dei Lord, passando dagli attuali 826 a 450. Il disegno di legge prevede l’elezione diretta dell’80% dei rappresentanti della Camera, mentre per la parte restante, 90 membri, si continuerà con l’attuale metodo che prevede la nomina da parte del governo. Per controllare il corretto svolgimento delle nomine, è prevista la creazione di una commissione che dovrà verificare che gli eletti non abbiano legami con i partiti. Se il disegno di legge verrà approvato scomparirà il diritto di nomina ereditario e saranno ridotti da 26 a 12 i seggi riservati ai vescovi anglicani
http://www.ilpost.it/2012/07/14/la-riforma-della-camera-dei-lord/